Autostrade per l’inferno

Autore/i: Francesca Fabi
Editore: Arcana Edizioni
Pagine: 192 - 26 canzoni analizzate dall'autrice
Anno prima edizione: 2013
ISBN: 9788862313018

di Gabriele - Staff AC/DC Italia - gabriele@acdc-italia.com

Questo “Autostrade per l’inferno”, scritto dalla giornalista romana Francesca Fabi, è un libro insolito, unico nel suo genere per quanto riguarda le uscite bibliografiche relative alla band: se per la quasi totalità dei libri finora pubblicati ci troviamo di fronte a opere più o meno complete riguardanti l’intera carriera, in questo caso abbiamo a che fare con una pubblicazione che analizza la storia degli AC/DC attraverso 26 loro canzoni, scelte dall’autrice – come descritto nell’introduzione – in base a criteri oggettivi e personali. Ciò che ne esce è un mix piacevole, che non annoia e offre particolari curiosi ed aneddoti – alcuni davvero poco conosciuti ai più – raccolti in svariati mesi di ricerca ed estenuante ascolto dell’intera discografia. Con abilità e scorrevolezza non solo viene descritto ciò che è strettamente connesso ad un determinato brano, ma si va anche a toccare tutto quello che vi sta intorno in una maniera per niente dispersiva, senza dover percorrere la consueta linea della carriera 1973-presente gustandoselo, ad esempio, saltando da una pagina all’altra. Condiscono il tutto alcune significanti frasi-citazioni tratte da diverse interviste nonché dettagliate descrizioni discografiche per ogni pezzo, oltre a curiosità e accenni su cover realizzate da artisti più o meno famosi, questo per quanto riguarda alcuni brani.

Per fare i pignoli potremmo far notare giusto un paio di sviste – che vengono puramente interpretate come tali – in alcuni dettagli riportati, che però non intaccano in alcun modo il valore dell’intero lavoro. Il libro è edito da Arcana Edizioni, la stessa di “AC/DC” – da noi recensito proprio in occasione dei concerti a Milano nel 2009, e tuttora considerato come la “bibbia” che ogni fan dovrebbe avere. Per noi un valido motivo e garanzia, per mettere le mani anche su quest’opera.