Highway to hell: Perth Festival

di Massimiliano Cavaciocchi

1 Marzo 2020

Non sono un esperto di storia della musica. Ma non credo succeda molto spesso avere una città, capitale di uno stato, che chiude 10 km di autostrada per organizzare un concerto. Uno show basato su 8 autoarticolati che trasportano ciascuno una band, per omaggiare un cantante scomparso 40 anni fa. Queste cose possono succedere solo a Fremantle, Western Australia, la città del mai dimenticato e cittadino piu illustre (sicuramente il piu scapestrato) Bon scott. Il leggendario lead singer degli Accadacca, come li chiamano da quelle parti.

L'idea di fare il concerto su camion che viaggiano lentamente in strada, non solo è unica, ma era l'unico modo possibile per riempire un palco lungo 10 km. E' inoltre un ulteriore modo per celebrare Bon Scott, essendo una citazione allo storico video di "It's a long way to the to (if you wanna rock n roll)" che era stato girato con lo stesso set up. Stessa canzone che viene insegnata qui fin dall'infanzia come "It's a long way to the shop (if you want a sausage roll)". Non ci credete? Guardate tra le foto di oggi quella del palco dedicato! Un evento unico al mondo, insomma. Ed anche se non c'eri, puoi sempre dire "my friend are gonna be there too". Fantastico vedere famiglie intere, nonne, mamme, figli e nipoti, presenti ad un concerto in memoria di un tale che cantava "lock up your daughter, lock up your wife". Avvenimento trasversale e trans-generazionale, quindi. Questo si che è rock n roll! Direi che, almeno nello spirito, oggi si poteva dire "The man is back in town". Un uomo a cui è stata dedicata addirittura una statua, meta di pellegrinaggio (come la piccola tomba nel pittoresco cimitero di Fremantle) per centinaia di fans provenienti ogni anno da tutto il mondo.

Ah, avere vent'anni meno ed essere li con il mio "Blood brother" Massimo. Sarebbe stata come una di quelle notti passate in giro per Pistoia! Ma si, anche piu ganza!

Si ringraziano Massimiliano Cavaciocchi per l'amicizia e la collaborazione.
E soprattutto il suo "blood brother" Massimo Galardi, per le belle foto ed aver partecipato per noi all'evento!